In questa sezione riassumiamo alcune tra le domande più comuni e frequenti che generalmente vengono rivolte al nostro studio in materia di consulenza fiscale e del lavoro.
Lo studio Nuvoli fornisce al cliente un’assistenza completa. Si occupa di tutti gli adempimenti iniziali (apertura partita iva, pec, predisposizione pratiche in camera di commercio e al Comune di riferimento, INAIL, INPS), della tenuta della contabilità e della gestione del personale dipendente. Lo studio inoltre, fornirà al cliente report periodici per verificare l’andamento della società e lo guiderà nella gestione fiscale e previdenziale.
Il tipo di contabilità (forfettaria, semplificata e ordinaria) viene scelto in base al volume d’affari del cliente, ai costi sostenuti, al tipo di organizzazione e ad altri requisiti esaminati in sede conoscitiva. Le società di capitali, ad esempio, hanno l’obbligo di tenuta della contabilità ordinaria.
No, non è obbligatorio rivolgersi a un consulente ma è fortemente consigliato nel caso in cui non si abbia un’adeguata conoscenza della materia poiché dal tipo di attività svolta dipendono una serie di adempimenti preventivi. il consulente vi aiuterà anche a gestire il corretto inquadramento fiscale e previdenziale.
La comunicazione della sola apertura della partita iva in agenzia delle entrate non comporta il pagamento di diritti e/o bolli ma qualora dovesse essere necessario procedere con l’iscrizione in camera di commercio, oltre al compenso del professionista, si deve tenere conto anche dei costi che quest’ultimo sostiene per vostro conto.
La parcella del professionista tiene conto di una serie di variabili ( es. regime adottato, numero di pratiche, numero di dichiarativi trasmessi nell’anno, numero di dipendenti). È possibile determinarlo al momento del conferimento dell’incarico dopo aver esaminato la situazione del cliente. esporre preventivamente al cliente gli adempimenti che si dovranno predisporre durante l’anno, consentirà una chiara e trasparente gestione.
Lo studio Nuvoli ha una polizza assicurativa e garantisce massima trasparenza al cliente in caso di errori o ritardi.
La pianificazione parte essenziale della gestione del nostro cliente. Per far fronte alle innumerevoli scadenze, stabiliamo uno scadenzario che pianificheremo tenendo conto delle esigenze del cliente per ottenere una gestione delle spese più sostenibile dal punto di vista finanziario.
Certamente. Previa autorizzazione tramite delega, potremmo occuparci dei rapporti con i vari enti e potremmo provvedere al pagamento delle imposte tramite addebito degli f24 sul vostro conto.
Si, lo Studio Nuvoli si occupa anche della registrazione dei contratti di locazione e di gestire l’aspetto burocratico con i vari enti nel caso degli affitti brevi (richiesta IUN, servizi alloggiati ecc.).
Si, ci occupiamo della gestione del personale dipendente sia per le aziende che per i privati come in questo specifico caso.
Falso, il limite reddituale di 5.000 € rappresenta la soglia al di sopra della quale scatta l’obbligo contributivo. per l’obbligatorietà della partita iva è sufficiente solo che l’attività sia svolta in maniera continuativa e non occasionale.
No, ad alcune categorie di contribuenti è precluso l’accesso al regime forfettario (ad esempio a chi ha un reddito >30.000 € per lavoro dipendente, a chi possiede quote di partecipazione in S.a.s. o S.n.c., a chi sostiene costi per lavoro dipendente >20.000 € ecc.) I requisiti di accesso e/o permanenza si verificano annualmente.
I vantaggi dipendono dalla tipologia del “premio” che si intende erogare al dipendente. ad oggi ci sono strumenti come l’utilizzo dei fringe benefits o dei piani di welfare aziendale che consentono l’erogazione di servizi beneficiando di una riduzione dal punto di vista sia fiscale che contributivo.
Si, si parla di un vero e proprio contributo che prende il nome di “ticket di licenziamento”. L’importo del contributo è pari al 41% del massimale mensile NASPI, per ogni 12 mesi di anzianità di servizio del dipendente negli ultimi 3 anni.
Prima di presentare le dimissioni, è bene conoscere i giorni di preavviso da rispettare per non avere sorprese nell’ultima busta paga in quanto, se non si rispettano i termini previsti dal contratto collettivo (che variano in base al livello e agli anni di anzianità), il datore di lavoro trattiene al dipendente “ l’indennità di mancato preavviso”.
Quando si tratta di ditta individuale, l’obbligo di iscrizione all’INAIL scatta se la ditta è inquadrata come “artigiana”. diversamente, è obbligatoria l’iscrizione solo nel caso in cui ci si voglia avvalere di dipendenti o collaboratori.
La comunicazione di assunzione va effettuata agli enti entro le 24 ore antecedenti l’inizio della prestazione lavorativa. ad ogni modo, per consentire il corretto inquadramento, sarebbe opportuno ricevere i documenti del dipendente qualche giorno prima.
Si, è possibile svolgere lavoro autonomo anche in presenza di un contratto di lavoro subordinato. prima di procedere verifica sempre il tuo contratto di lavoro, facendo particolare attenzione a eventuali clausole di esclusività e compatibilità (es. dipendente pubblico).
Nel caso volessi aprire la partita iva, potresti chiedere la NASPI in un’unica soluzione. attenzione però ai limiti temporali entro i quali deve pervenire la domanda e ai requisiti richiesti (nel caso dovessi successivamente accettare un lavoro di tipo subordinato potrebbero richiedertene la restituzione).
L’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi potrebbe sussistere nel momento in cui il contribuente abbia, ad esempio, immobili che non coincidono con l’abitazione principale, altri redditi da dichiarare o da monitorare ecc. Il caso più ricorrente è quando il contribuente abbia avuto due o più rapporti di lavoro e per nessuno dei quali ha richiesto l’effettuazione delle operazioni di conguaglio.
Le spese da portare in detrazione sono molteplici e per questo motivo, infatti, lo Studio Nuvoli mette a disposizione dei clienti una circolare annuale per evitare che alcune spese non vengano inserite ( spese mediche, veterinarie, piani individuali pensionistici, interessi mutuo, ecc).
E’ bene ricordare, infatti, che anche qualora non dovesse sussistere l’obbligo di dichiarazione, potrebbe essere conveniente presentarla.